sabato 24 gennaio 2009










A.S.T.




TRA DIOSSINA E RIFIUTI…COSA CI ATTENDE?





In queste settimane la nostra Regione e in particolare il Salento è alla ribalta delle cronache nazionali per l’ emergenza rifiuti tanto da essere paragonata alla triste realtà napoletana. La gestione commissariale che si è avuta in gran parte dei Comuni del Salento ha portato ad una situazione insostenibile che è sfociata nella protesta degli abitanti del Comune di Ugento. Cosa è successo? Nel 2007 si chiuse la discarica di Nardò, come previsto dalla Giunta Regionale che governava allora, e da lì in avanti i rifiuti di gran parte dei comuni leccesi sono andati a finire in un'unica discarica : quella di Ugento. Oggi quella discarica è stracolma e i cittadini non ci stanno a convivere con i rifiuti e ad essere danneggiati sia fisicamente che economicamente(la questione ambientale si riversa sul turismo). Il risultato è che Ugento vive tra i rifiuti. Fortunatamente sembra che una soluzione si sia trovata e che presto verrà aperta una nuova discarica per poter gestire al meglio il problema. Ma il punto è un altro. Noi pensiamo che bisognerebbe prevenire queste situazioni portando avanti delle politiche di tutela dell’ ambiente che in Puglia vengono attuate poco o in ritardo. Mancanza di prevenzione si è avuta anche per la Centrale di Cerano. Sono di pochi giorni fa le dichiarazioni di Vendola che sta cercando delle soluzioni per ridurre le emissioni di carbone. Qui i problemi erano noti a tutti e fatti presenti già da tempo. Infatti il carbone è uno dei maggiori inquinanti capace di provocare problemi di carattere respiratorio e cardiaco oltre a diversi tipi di tumori. Inoltre nella Centrale di Cerano sembrano non esserci tecnologie adeguate di depurazione. La gente più volte si è fatta sentire con le autorità competenti ma da queste ultime c’è sempre silenzio. Comunque qualcosa ora si sta muovendo e si sta cercando di ridurre le emissioni del carbone e noi auspichiamo una vera e propria conversione al metano (anche se graduale, è necessaria). Speriamo che qualcuno ci senta. Un passo importante fatto dalla attuale Giunta Regionale approvando la legge anti-diossina che contiene le norme per la tutela dell'ambiente e del territorio e i limiti per le emissioni di diossina. Una legge, che ha visto il voto favorevole di buona parte dell’ opposizione, prevede la riduzione , entro il 31 dicembre 2010, a 0,4 nanogrammi a metro cubo . Ma sarebbe ora che anche la legislazione nazionale prendesse delle misure anti-diossina e speriamo che l’ esempio pugliese sia servito da incentivo per una legge che tuteli ambiente e cittadini. La legge anti-diossina approvata dalla Regione dimostra come la classe politica possa operare di comune accordo quando ci sono temi che riguardano la salvaguardia e la vita della collettività. Sarebbe bello che non rimanesse un caso isolato. Ma parlando di Mesagne e del nostro territorio , come si colloca Mesagne all’interno della questione rifiuti? Secondo noi sarebbero necessarie delle misure ambientali, specie riguardanti i rifiuti solidi e la raccolta differenziata. Lo spettacolo a cui siamo spesso costretti ad assistere sono cassonetti stracolmi,rifiuti per strada e amianto buttato ovunque. Noi dell’ associazione A.S.T. avevamo lanciato l’allarme in tempi non sospetti ma le nostre considerazioni non hanno ricevuto alcuna risposta. Sarebbe ora che si discutesse seriamente dell’ argomento dialogando con l’intera città perché solo con la partecipazione dei cittadini si possono centrare obiettivi di questo tipo. E come si colloca Mesagne nella questione diossina , trovandosi in mezzo tra ILVA E CERANO? Noi ci auguriamo che anche in questo si facciano dei passi in avanti perché amiamo il nostro territorio e lo vogliamo vivere fino in fondo.




Alessandro Denitto





A.S.T. Mesagne

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