lunedì 21 marzo 2011

NUOVO CODICE DELLA STRADA: PUGNO DI FERRO E TOLLERANZA ZERO



Come è noto già da un po’ di mesi il CDS ha subito notevoli cambiamenti. Il Senato, infatti, ha approvato delle importanti modifiche che toccano a 360 gradi gli automobilisti anche dal punto di vista professionale. Il nuovo CDS vede inasprire notevolmente le sanzioni soprattutto in riferimento a chi guida sotto l’uso di alcool e droga; naturalmente tutto questo interessa da vicino i giovani automobilisti anche perché per i neo patentati e per coloro che hanno una giovane età vi sono delle restrizioni particolari. Innanzitutto viene introdotta la tolleranza zero per chi ha meno di 21 anni, per chi ha la patente da meno di 3 anni e per i conducenti professionisti. Inoltre nei ristoranti diventano obbligatori gli etilometri ed è fatto divieto, nei locali notturni, di vendere alcolici dalle 2 alle 7 del mattino. Per quanto riguarda le droghe arriva l’obbligo del test antidroga come condizione necessaria per poter prendere la patente o per rinnovare quelle professionali. Chi guida per mestiere rischia di licenziamento per “ Giusta causa” in caso di sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti. Capitolo giovanissimi: nel mirino ci sono le minicar e i motorini truccati. Per le prime, cinture sempre allacciate e per i secondi, multe più salate per coloro che si fanno truccare il ciclomotore e per il meccanico che lo trucca; chi trasporta bimbi fino a 12 anni dovrà usare un apposito seggiolino e non superare i 60km/h e per finire fino a 14 anni di età si deve mettere il casco sulle bici. Quindi, il messaggio è chiaro: sulla strada non si scherza, si rischia il posto di lavoro e non si deve avere una molecola di alcool in corpo se si è neo patentati o giovanissimi. Queste nuove norme si auspica creino un giro di vite importante: locali, ristoranti, meccanici ecc… perché troppe sono ancora le vittime della strada: ad oggi, in Italia, gli incidenti stradali sono la seconda causa di morte dopo le malattie cardio-vascolari. L’obbiettivo principale è cercare di combattere le stragi del sabato sera, i pirati della strada che spesso sono ubriachi e/o drogati e aumentare il senso di responsabilità degli automobilisti. Ci auspichiamo che nelle scuole ed in ogni altro posto in cui si educhi un cittadino si possa iniziare una seria campagna di sensibilizzazione per tentare di arginare un fenomeno, quello delle “stragi del Sabato sera”, tanto incomprensibile quanto prevenibile. Meglio una strage di patenti! Queste, ovviamente, solo alcune delle novità del nuovo CDS. Gabriele Alfiero

martedì 15 marzo 2011


A.S.T. Associazione Sviluppo del Territorio VOLANTINAGGIO TELEMATICO L’A.S.T. , in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ha deciso, in alternativa al solito volantinaggio cartaceo che oltre ad essere dispendioso sporca la città, di sperimentarne uno telematico. Chiunque aderirà al suddetto gruppo è come se avesse preso e letto un volantino e chiunque lo invierà ad un suo amico è come se lo avesse distribuito. Tutti possono farlo! Nel volantino, si possono leggere 2 slogan: “ uniti per un’Italia unita”; “ noi il 17 Marzo festeggiamo”; Il messaggio che si vuole mandare è chiaro ed è rivolto a tutti coloro che hanno fatto della divisione dell’Italia la loro attuale ragione politica e di vita, a tutti coloro che non si riconoscono nella Bandiera Italiana pur essendo italiani e che anzi se ne sono creata una loro, a tutti coloro che non perdono occasione per denigrare il meridione, a coloro che il 17 Marzo non festeggeranno perché non si sentono Italiani; ebbene, a costoro noi diciamo che ci sentiamo Italiani, che siamo onorati di sentirci tali ed in conseguenza di ciò saremo ben contenti di Festeggiare questa bellissima ricorrenza. Buon Compleanno Italia. Il Presidente Silvio Molfetta

lunedì 28 febbraio 2011

AST COMUNICA



Giovedì, 3 Marzo, alle ore 18.00, presso la sede di Lab Creation, vi sarà una iniziativa con il Presidente dell’AST, Dott. Silvio Molfetta, per parlare, del 150° dell’Unità di Italia, ma anche della tanto chiacchierata Regione Salento, e di un certo tipo di Federalismo che soprattutto negli ultimi giorni calca le cronache nazionali. Una iniziativa Culturale che tenterà di far emergere, qualora ve ne fossero, alcune contraddizioni tra i Festeggiamenti, forse solo di rito, per il 150° dell’Unità di Italia e alcune manovre che a tutto fanno pensare, fuorché all’Unità Nazionale. L’occasione è gradita per estendere l’invito a chiunque ne fosse interessato. AST

mercoledì 16 febbraio 2011

Su Facebook, la denuncia di Mimmo Stella per il degrado del Centro storico.




Alla fine, quasi per lanciare un grido di allarme, lo scempio approda su Facebook in forma di amaro sfottò. Protagonista della denuncia è ancora una volta Mimmo Stella, presidente dell'associazione civica "Terra dei Messapi" e coraggioso promotore di battaglie di civiltà. Teatro dello j'accuse, le luminose pagine del proprio profilo, luminose perché di fatto ogni post pubblicato da mesi costituisce il dettagliato resoconto di ciò che proprio non va a Mesagne, soprattutto da un punto di vista urbanistico ed architettonico e, di conseguenza, della tutela dei tesori artistici della cittadina messapica. Questa volta nel mirino dell'appassionato cultore di storia locale uno dei più disgraziati angoli di centro storico: disgraziati quasi nel senso di fuori della Grazia di Dio. E' la famigerata via Felice Ronzini, assurto a simbolo del cuore degradato di Mesagne. Una foto illustra l'ineffabile incuria di quella viuzza, ma anche l'approssimazione e la strafottenza di intere classi politiche che si sono via via avvicendate negli anni. Qualche sodale di Stella si è divertito a giocare col photoshop, affiancando alla brutture di via Ronzini il fotomontaggio del sindaco Scoditti travestito da imbianchino. La realtà è invero imbarazzante: lordure di origini diverse – animali ed umane -, graffiti, scritte oscene, cocci di vetri, immondizia depositata lì con noncuranza affrescano poveri edifici disabitati e in rovina. Al di là di teppistelli e giovani vandali, pochi coraggiosi ormai si avventurano in quella stradina che racconta molte scomode verità. Racconta, ad esempio, di come le giovani generazioni riescano ad essere irriguardose del luogo in cui vivono; o come l'amministrazione comunale rivolga la propria attenzione a questioni più spesso irrilevanti ma che garantiscono l'effimera ribalta di qualche colonna in cronaca. Quello spettacolo desolante racconta infine un'altra incredibile realtà: che neppure un assessore della giunta Scoditti abbia fatto quattro passi in via Felice Ronzini e ne sia tornato tanto scandalizzato da decidere di assumere una decisione «gravosa»: incaricare il competente ufficio comunale di imbiancare le mura, magari ripulendo le antiche chianche levigate dal tempo da tutte le immonde sozzure che oggi le ricoprono. Non ha molto senso tenere in ordine e magari abbellire le strade più note e frequentate, tralasciando per anni le vie nascoste allo sguardo. Questo comportamento ricorda in maniera preoccupante quello di chi non esce mai di casa senza due sbuffi di profumo, dimenticando però di lavarsi le ascelle.



Giuseppe Florio


domenica 5 dicembre 2010

L’A.S.T. PERPLESSA SULLA COSTITUZIONE DELLA REGIONE SALENTO


L’A.S.T. PERPLESSA SULLA COSTITUZIONE DELLA REGIONE SALENTO

L’art. 132 della Costituzione Italiana recita : “Si può, con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con un minimo di un milione di abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse.

Si può, con l'approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Province e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione e aggregati ad un'altra.”

Sulla scorta del Dettato Costituzionale tanti, sin ora, hanno ipotizzato l’indipendenza di Regioni ovvero il distaccamento di Comuni e Province o la nascita di Nuove Regioni, oltre al già noto tentativo di rendere indipendente la Padania e la Regione Sicilia, esistono, infatti, altri episodi significativi.

Basta navigare su Internet per scoprire che di recente un nuovo e noto movimento politico, ha proposto la creazione della nuova Regione dell’Etruria o della Tuscia che dovrebbe comprendere la Provincia di Grosseto, Cerveteri, e Viterbo.

C’è chi ha proposto la Lunezia, una nuova regione della Padania che dovrebbe comprendere La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Parma e Reggio.

Anche qui, nella nostra amata Puglia, c’è chi propone la Regione Salento che dovrebbe comprendere le Province di Lecce, Brindisi e Taranto.

In occasione delle celebrazioni sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia, fa pensare il fatto che vi sia tanta gente che ancora ne voglia la sua ulteriore frammentazione, nel sogno di un maggior controllo del territorio, di una maggiore autonomia legislativa ecc…, si rischia di incorrere in alcune gravi sottovalutazioni.

Queste operazioni, qualora dovessero andare in porto, contribuirebbero ad aumentare i costi della politica: vi sarebbero nuovi Presidenti di Regione e nuovi Consiglieri Regionali da pagare, circostanza che costituirebbe una contraddizione eclatante, ove si pensi che si vuole diminuire il numero dei Parlamentari e abolire le Province proprio per ridurre i costi della politica.

Da non sottovalutare il forte momento di crisi economica che la nostra nazione sta affrontando e che tale frammentazione, a nostro modo di vedere, non aiuterebbe certo a superare.

Ed ancora, ci chiediamo; quale peso politico potrebbe avere la Piccola e Nuova Regione Salento?

Queste e tante altre le Ragioni che spingono l’A.S.T. a esprimere le sue perplessità rispetto alla costituzione della Regione Salento, anche per scongiurare, in quest’ottica, una futura ipotetica Regione Murge o una ulteriore Regione Garganica.

Ad ogni modo, sembrerebbe che il quorum di 1/3 dei Comuni delle tre Province di Lecce, Brindisi e Taranto, sufficienti per poter indire il Referendum sulla Regione Salento, così come previsto dalla Costituzione, sia stato raggiunto; in ogni caso ci auguriamo che quando arriverà il giorno del voto, vinca la REGIONE PUGLIA e vinca l’Unità.

Silvio Molfetta

lunedì 19 luglio 2010

BREVI CONSIDERAZIONI IN RICORDO DI PAOLO BORSELLINO


Brevi considerazioni in ricordo di Borsellino

Leggo, da notizie di stampa apparse a commento di una lodevole iniziativa dei Giovani Democratici di Mesagne, che “Paolo Borsellino era come tutti sanno un uomo di destra” ed anche che “per anni ha votato quel glorioso partito che portava il nome di Movimento Sociale Italiano”.
Notizie biografiche del giovane Borsellino studente universitario riferiscono di una sua militanza nel FUAN Fanalino. E allora?
Nel mentre i grandi filosofi e scienziati della mente si interrogano sulla attualità della distinzione tra destra e sinistra, (Norberto Bobbio – Destra e Sinistra) e indagano le ragioni della perdita di significato di tale distinzione, vi sono altri che con dubbia sicumera intruppano il Giudice Borsellino in un ambito partitico.
Il fatto che ciò accada in occasione del ricordo della strage di via D’Amelio, tinge di foschi colori tale incauta sortita e tutte quelle altre, nessuna esclusa, similari da chiunque altro proposta.
Vi sono uomini che con le loro azioni ed il loro pensiero hanno raggiunto vette supreme: questi uomini appartengono alla Storia!
Il Giudice Borsellino è uno di quegli uomini insieme a Falcone, Terranova, La Torre, Costa, Impastato, Chinnici, Dalla Chiesa, Cassarà, Giuliano, Basile, Livatino, Scaglione, Libero Grassi, Don Pino Pugliesi, citati a caso, e a tanti altri, troppi, che non arretrarono di un millimetro nel rivendicare l’affermazione dell’Autorità dello Stato e delle Leggi contro la Mafia.
Egli fece del principio “dell’uguaglianza di fronte la legge”, della lotta ai potenti, ai mafiosi nella più ampia accezione che egli ed il Giudice Falcone avevano scoperto, che pretendevano di essere affrancati dal rispetto della legge, il suo credo.
Il principio dell’”uguaglianza dinanzi alla legge” è di destra o di sinistra?
Egli sacrificò la sua vita per l’affermazione di tale principio: per questo noi oggi lo ricordiamo.
In particolare ricordiamo di lui, la sua grande capacità di comunicazione nei confronti dei giovani. Sino alla fine dei suoi giorni egli dedicò le sue energie e la sua intelligenza a contrastare la mafia anche nel campo culturale parlando nelle scuole e rivolgendosi ai giovani ed al loro complesso mondo, con parole semplici e di immediato impatto.
Rocco Chinnici, di Borsellino, come giudice, diceva essere dotato di grande intuito e di grande senso di responsabilità e come uomo di un eccezionale coraggio.
Esemplare fu il senso del dovere del Giudice Borsellino: egli antepose il suo ruolo, la sua funzione, a qualsivoglia altro pur fondamentale impegno. Compresa la sua famiglia.
Il senso del dovere è di destra o di sinistra?
Spesso tutti questi uomini hanno lottato in solitudine: ed anzi la trappola mortale è scattata sempre quando l’operazione di isolamento, accompagnata da denigrazione, irrisione, ed anche calunnie, veniva completata.
A volte hanno trovato nella azione dello Stato, proprio quello per cui hanno dato la vita, un nemico.
Spesso nei gangli più segreti dello Stato si sono annidati i serpenti a sonagli del tradimento, del depistaggio, della collusione o anche solo del colpevole disimpegno. Un comunicato di oggi riporta la dichiarazione del Procuratore della Repubblica di Caltanisetta secondo il quale sulle indagini per la strage di via D’Amelio “c’è stato un colossale depistaggio”.
Quegli uomini come Borsellino, che hanno dato la vita per la libertà di tutti noi, non sono di destra o di sinistra; non possono essere di destra o di sinistra.
Le loro individualità sono confluite in qualcosa di più grande che travalica anche i loro stessi propositi.
Pensiamo a questi uomini, insieme a tutti quegli altri che quotidianamente fanno “semplicemente” il loro dovere, come al nostro nuovo DNA civico, oppure a delle forze difensive interiori che ci aiutano a non smarrire la linea maestra della legalità.
Mesagne 19 luglio 2010
Avv. Carmelo Molfetta