lunedì 8 dicembre 2008

Amianto nelle campagne mesagnesi

Foto: Discarica in Contrada San Nicola - Mesagne.


Quanto erano belle le nostre campagne un tempo; quanto erano importanti le nostre campagne in passato… Rappresentavano la più importante risorsa lavorativa e la più importante fonte di ricchezza per il nostro territorio, oltre ad essere luogo di grande socializzazione. Tutta l’economia girava intorno all’AGRICOLTURA. Così ci raccontano o ci raccontavano i nostri nonni che al mattino si svegliavano per andare in piazza 4^Novembre di inverno e in piazza Porta Grande di estate a procurarsi la loro giornata lavorativa da braccianti. In questo modo sono riusciti ad andare avanti per tutta una vita, e che vita, difficile ma dignitosissima che gli ha permesso di mandare a scuola i propri figli e di impostare le loro famiglie in base a degli equilibri più unici che rari.
Grazie ad una intesa coniugale super collaudata, in cui le mogli risparmiavano quello che i mariti guadagnavano, si arrivava a mettere da parte importanti somme di denaro che giovani coppie dei giorni nostri, pur guadagnando il triplo, non riusciranno mai a mettere via. Era un’ altra cultura e molto la si doveva ad un economia basata sull’AGRICOLTURA e al rispetto per la CAMPAGNA che era considerata la MADRE DI TUTTI perché con le sue risorse garantiva la sopravvivenza di un intero territorio e perché era sinonimo di vita.
Ma che fine ha fatto oggi quell’AGRICOLTURA? L’AGRICOLTURA è ormai quasi ferma del tutto e non rappresenta più la nostra prima fonte lavorativa e di ricchezza. La GLOBALIZZAZIONE e la INDUSTRIALIZZAZIONE, poi, hanno provocato un allontanamento fisico dei cittadini dalle campagne con la conseguenza diretta di una disaffezione nei confronti delle nostre terre. E che fine hanno fatto le nostre CAMPAGNE? Molte di esse sono inutilizzate, molte altre abbandonate e alcune addirittura utilizzate come discariche abusive nelle quali troviamo di tutto: vecchi bagni,cucine arrugginite,ruote di macchine,bottiglie e addirittura materiali cancerogeni come l’ETERNIT che contiene AMIANTO. Questo senso di DISPREZZO per le nostre campagne che si concretizza con il loro abbandono e con il loro utilizzo a discariche abusive, rappresenta un problema ambientale e CULTURALE per il nostro territorio. Non è possibile, infatti, che ancora ci sia gente che non capisca che tutelare e salvaguardare il proprio territorio significa tutelare e salvaguardare se stessa.
Non è possibile che ancora ci sia gente che non capisca che risparmiare i soldi per lo smaltimento di quei materiali cancerogeni buttandoli nelle campagne non serve se poi ci deve costare ancora di più in termini di salute e di ambiente. Per non parlare dei costi economici che dovremo sopportare date le ultime leggi in ambito nazionale e regionale che prevedono dei malus (e quindi più tasse) per chi non comincerà ad avere un senso di responsabilità e quindi a rispettare il territorio.
La denuncia che la nostra ASSOCIAZIONE per lo SVILUPPO del TERRITORIO oggi lancia tende a sollecitare le autorità competenti affinché rimuovano quei rifiuti nonché a far partire una campagna di sensibilizzazione per il RISPETTO del nostro ambiente, del nostro territorio e delle nostre campagne.


ALESSANDRO DENITTO E SILVIO MOLFETTA




A.S.T.

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